Inzaghi: “Solo un allenatore ha fatto due finali all’Inter. Per scrivere la storia bisogna vincere”

Le dichiarazioni dell’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, in vista della finale di Champions League contro il PSG
Chiuso il capitolo Serie A adesso l’obiettivo dell’Inter rimane la Champions League. Sabato 31 maggio i nerazzurri sfideranno il PSG per contendersi lo storico trofeo.
Sale l’attesa anche per i tifosi che raggiungeranno Monaco di Baviera per l’occasione. Intanto però bisogna preparare la partita tatticamente ma soprattutto mentalmente.
A pochi giorni dalla sfida quindi ha parlato l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi, durante il Media Day organizzato dall’Inter nella giornata di oggi, lunedì 26 maggio.
“Da oggi inizia la nostra settimana per arrivare nel migliore dei modi sabato. Il mio augurio è di poter avere a disposizione tutti i giocatori. C’è fiducia in Pavard e Zielinski che erano i due giocatori non disponibili a Como. Lautaro sta bene. Era già disponibile per la partita di Como: se avessimo avuto bisogno, il nostro capitano ci sarebbe stato. Negli ultimi due giorni prima di Como sia lui che Frattesi mi avevano dato garanzia. Visto il risultato ho preferito non impiegarli. Siamo concentrati e sappiamo che avversario affronteremo”, così Inzaghi ha parlato della situazione legata agli infortuni.
Inter, le parole di Inzaghi
Il gruppo, la gestione dei momenti e il cuore. Ecco, secondo Inzaghi, cosa servirà per la finale di Monaco: “Il cuore sarà determinante. Questa squadra ha fatto vedere che l’ha sempre messo in campo. Io da allenatore sono orgoglioso di allenare un gruppo di questo tipo. Sappiamo che affronteremo un grande avversario, sapendo che ci saranno dei momenti della partita in cui si soffrirà e dovremo farlo da squadra vera, organizzata che ha già fatto una finale di Champions. Dovremo essere bravi a gestire i momenti. A questi ragazzi per questi quattro anni non posso dire nulla. Sono stati straordinari. La società è d’accordo con me: quello che mi piace più di loro è il loro senso di appartenenza per questo club. L’elenco della spesa di quello che è stato fatto in questi anni non ho voglia di farlo. Mi piace vedere come stanno insieme, la gioia nelle vittorie, le lacrime nelle sconfitte. Perché credetemi venerdì non è stato un giorno semplice, un campionato difficile da mandare giù. Dopo Como non ho voluto parlare. Siamo andati a pranzo in un posto qui vicino, li ho visti bene. Questo gruppo mi ha emozionato sempre e penso lo farà sempre”.
Inzaghi ha poi proseguito: “Sappiamo che fare due finali in due anni non è mai successo nella storia dell’Inter. Solo un allenatore ha fatto due finali all’Inter. Ma per scrivere questo pezzo di storia bisogna vincere sabato. Tra venerdì e sabato non sarà una notte uguale alle altre
È una partita che si sogna di giocare ma non tutti hanno la fortuna di farlo. Per quanto riguarda le critiche e gli elogi fanno parte del gioco. A volte le critiche fanno bene e fa bene ascoltarle, basta che arrivino da professionisti seri. In campionato come in Champions gli imprevisti sono dietro all’angolo e possono essere condizionate entrambe da un infortunio, un rigore, un’ultima di campionato più facile rispetto a un’altra partita”.
Le parole dell’allenatore nerazzurro
Inzaghi ha parlato così dell’avversario: “il Psg è un’ottima squadra. Hanno giocatori fortissimi. Hanno tantissima qualità, hanno un allenatore che stimo molto che ha dato principi di gioco ben precisi che ha già fatto finali di Champions. Sappiamo cosa troveremo. Ci prepareremo per essere al meglio, sapendo che servirà una grande Inter per vincere. Aver già giocato una finale può aiutare. Sappiamo che dall’altra parte ci sono giocatori che hanno giocato mondiale, che c’è un allenatore che ha vinto la Champions”.
Poi, un commento sulla crescita di Carlos Augusto: “Bisogna fare i complimenti alla società. È passato come un buon acquisto, ma ha avuto un rendimento importante. Sapevo che era forte, ma allenandolo capisci che lo è ancora di più. Penso che anche Ancelotti lo guarderà con grande attenzione”.
E sul campionato sfumato all’ultima giornata: “Per quanto riguarda il campionato c’è delusione. Perché potevamo fare qualcosina di più nonostante tutto quello che è successo, ma non è giusto farlo oggi perché si mancherebbe di rispetto a una squadra che ha vinto con merito. Per quanto riguarda il percorso per arrivare a Istanbul non era stato semplice, nei gironi avevamo incontrato Barcellona e Bayern”.
Infine Inzaghi ha concluso parlando del suo futuro: “La mia società mi conosce bene. E la stessa cosa di quando ero alla Lazio e sono all’Inter. Ci sono all’estero dall’Italia, dall’estero dall’Arabia, ma sarebbe folle ora pensare ora a questo. Il giorno dopo la partita ci siederemo, parleremo come abbiamo sempre fatto questi anni con un unico obiettivo che è il bene dell’Inter. Se ci saranno tutti i presupposti andremo avanti con armonia come abbiamo fatto questi anni. Ora però sarebbe folle parlare di una cosa che non esiste vedendo quello che ci aspetta sabato. L’unione che c’è tra me e la società. Io ho il contratto con l’Inter, io sto benissimo qua: parleremo e il focus principale è l’Inter. Sappiamo tutti quanto è importante questa società. Come tutti gli anni ci siederemo e parleremo Ora c’è la partita di sabato ed è qualcosa che va al di là di Inzaghi, Marotta, ausilio e tutto quanto. È la partita”.