Dalla scaramanzia alla diffidenza, poi la gioia: il percorso di Napoli verso la seconda festa in tre anni

Il Napoli torna campione d’Italia due anni dopo lo scudetto con Luciano Spalletti: le emozioni della città
Di nuovo tutto azzurro. Napoli si colora per il quarto scudetto della sua storia, conquistato solamente due anni dopo il terzo. Una nottata di festa all’apparenza simile a quella di due stagioni fa ma con sensazioni diverse.
Lo scudetto del 2023 arrivava dopo un anno di dominio e un’attesa di 33 anni. Il primo senza Maradona. Questo è quello del riscatto dopo un decimo posto.
Un riscatto su cui Antonio Conte ha puntato domenica dopo domenica. Dal mercato allo stile di gioco e al come è arrivato questo campionato: questo Napoli campione d’Italia è completamente diverso dall’altro.
E la scaramanzia? Anche in questo ci sono sostanziali differenze. Con Spalletti i festeggiamenti erano partiti già a marzo, nonostante non fosse ancora arrivata l’aritmetica conquista. Con Antonio Conte tanta diffidenza in più, quasi non si volesse credere che si potesse provare nuovamente quella felicità a soli due anni di distanza.
Dal “regista” Spalletti al “condottiero” Conte
Anche la percezione che la piazza ha avuto dei due allenatori è stata completamente diversa. Spalletti è stato spesso paragonato a un grande regista di un film perfetto, capace di far rendere i suoi “attori” al massimo. La colonna sonora? Quel “Napoli torna campione” che ogni domenica accompagnava le vittorie degli azzurri.
Con Conte è stato diverso. Era l’unico nome capace di calmare gli animi dopo un decimo posto e di garantire un campionato di alto livello. Un condottiero instancabile. Non sono mai passate inosservate le sue grandi esultanze dopo un gol o alla fine di ogni partita in casa rientrando negli spogliatoi. Con Spalletti è stato un dominio, con Conte un testa a testa continuo con l’Inter.
La squadra: le facce diverse di questi due scudetti
Diverse anche le sensazioni intorno alla squadra. La copertina del terzo scudetto? Kvaratskhelia: un giovane promettente che doveva raccogliere la pesante eredità di Lorenzo Insigne.
La copertina di questo campionato, invece è di McTominay e Lukaku: giocatori già pronti e formati acquistati da club blasonati e importanti come Manchester United e Chelsea.
In tre anni il Napoli conquista due scudetti, accompagnati da emozioni completamente diverse. Alla fatidica domanda su quale sia il migliore, non si troverà mai un accordo.